Ai Musei Civici la mostra Storie d’Egitto che espone integralmente la raccolta egiziana. Visibile in mostra anche la statuetta “ushabti” rubata nel 1964

In Arte

Per la prima volta è stata esposta  integralmente la raccolta egiziana del Museo Civico. Formatasi alla fine dell’Ottocento è costituita da un’ottantina di reperti riconducibili ai temi della regalità, del rituale funerario e della devozionalità templare; nell’ultimo anno la raccolta  è stata sottoposta a un articolato progetto di studio, indagini diagnostiche e interventi conservativi che hanno interessato reperti archeologici e resti umani, fra i quali la mummia di un bambino.

La mostra Storie d’Egitto. La riscoperta della raccolta egiziana del Museo Civico di Modena, nel grande salone dell’Archeologia al terzo piano del Palazzo dei Musei, si caratterizza per un forte richiamo all’esposizione ottocentesca, inserita in un contesto contemporaneo con apparati multimediali. Per consentire a più scuole di fruire di mostra e percorso didattico, l’esposizione prosegue fino al 7 giugno 2020. Il dialogo con il pubblico più giovane sarà garantito anche dal progetto social Instagram #mummiamo per aggregare immagini e contenuti legati all’immaginario collettivo sulla mummia, dai fumetti, alla cinematografia, alla letteratura.

Visibile in mostra la statuetta “ushabti” rubata nel 1964 e ora recuperata dai Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Bologna. La statuetta, alta 18 centimetri, si ricongiunge con gli altri 10 ushabti della raccolta, acquisiti dal Museo nell’ultimo quarto del XIX secolo. Gli ushabti sono statuine mummiformi, la cui presenza è attestata nei corredi delle sepolture sia private sia reali in numero variabile, da una fino a 400. La loro manifattura ha conosciuto nel corso dei secoli un’evoluzione a livello iconografico, legata ai cambiamenti di concezione funeraria e socio-culturali. L’ushabti recuperata apparteneva al corredo funerario di Psammetico, che visse al tempo del faraone Amasis (570-526 a.C.), del quale fu un alto funzionario.

La mostra è visitabile a ingresso gratuito, ripetiamo fino al 7 giugno 2020. Orari di apertura: da martedì a venerdì ore 9 › 12; sabato, domenica e festivi ore 10 › 13 e 16 › 19; lunedì non festivi chiuso.

Info: www.museicivici.modena.it/it

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