La nuova stagione di Emilia Romagna Teatro con grandi interpreti e imperdibili spettacoli nei due teatri Storchi e Passioni

In Teatro

Ha preso il via la stagione 2018-19 di Emilia Romagna con un ricco cartellone articolato e una serie di appuntamenti, come al solito, imperdibili.

“Guardati intorno” è il titolo scelto da Emilia Romagna Teatro Fondazione – Teatro Nazionale per questa  nuova stagione: un invito a esplorare liberamente la realtà, a essere vigili e attenti rispetto alla complessa quotidianità che ci circonda, ma soprattutto l’invito a prendersi cura di sé, della comunità e del bene pubblico.  Questo partendo dalla via Emilia, terra fertile per il teatro, e superando poi i confini nazionali e anche europei. Il viaggio di Ert vuole disegnare “un atlante del cuore e della mente” del nostro tempo, come dice il direttore Claudio Longhi.

 Segnano la nuova stagione del Teatro Storchi e del Teatro delle Passioni, nomi di spicco della scena italiana, che abitualmente si muovono fra palco, cinema e piccolo schermo: da Michele Placido a Franco Branciaroli, da Umberto Orsini a Emma Dante, da Arturo Brachetti ad Alessandro Bergonzoni. Un cartellone che pone ERT come ente propulsore di domande e linguaggi, animato da un dialogo con gli artisti e da una vicinanza con gli spettatori e col proprio territorio, aperto anche verso traiettorie internazionali.

A Modena infatti sarà in scena il nuovo spettacolo del Leone d’Oro alla carriera Declan Donnellan e Donka della compagnia Finzi Pasca; il regista tedesco Falk Richter ci accompagnerà in un viaggio alla scoperta del concetto di identità europea mentre Marco Plini ci farà immergere nelle atmosfere dell’Oriente con la China National Peking Opera Company. E Arriverà finalmente a Modena anche l’ultimo spettacolo di Pippo Delbono. Non mancano in stagione spettacoli di danza – che vedranno protagonisti Dada Masilo, CollettivO CineticO e Simona Bertozzi – o la leggerezza e la spensieratezza del teatro musicale degli Oblivion e di Elio, diretto da Claudio Insegno.

LE attività produttive ERT

Inaugura la stagione 2018-2019 del Teatro Storchi una produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Centro Teatrale Bresciano e Teatro de Gli Incamminati: dal 3 al 7 ottobre va in scena Lettere a Nour. Il regista Giorgio Sangati si confronta con il testo di urgente attualità di Rachid Benzine, islamologo e filosofo francese di origine marocchina, noto al pubblico per il suo Il Corano spiegato ai giovani. Franco Branciaroli e Marina Occhionero sono rispettivamente in scena padre e figlia: due sguardi sul presente antitetici, due punti di vista sull’islam indagati senza pregiudizi.

Ad alzare il sipario del Teatro delle Passioni sarà Il giardino dei ciliegi. Trent’anni di felicità in comodato d’uso in scena dal 9 al 21 ottobre. Ideato e diretto dal gruppo bolognese Kepler-452 nato nel 2015 dall’incontro fra Paola Aiello, Enrico Baraldi e Nicola Borghesi, lo spettacolo, prodotto da ERT, ha debuttato a Bologna nella precedente stagione con un grande successo di pubblico e critica: per trent’anni, i coniugi Bianchi hanno vissuto in una casa colonica concessa in comodato d’uso gratuito dal Comune, nella periferia di Bologna, occupandosi di animali esotici e piccioni, finché nel 2015 apre, proprio di fronte al loro giardino dei ciliegi, FICO-Fabbrica Italiana Contadina.

Dopo il debutto bolognese della scorsa stagione, arriva dall’8 all’11 novembre sul palco del Teatro Storchi La Gioia di Pippo Delbono, artista amato e ben noto al pubblico modenese, che indaga in questo suo ultimo lavoro il sentimento della gioia attraverso emozioni più estreme come l’angoscia, il dolore e l’entusiasmo. Dal 6 all’ 11 novembre il Teatro delle Passioni vede il ritorno dei due poetici clochard, Totò e Vicé, nati dalla penna di Franco Scaldati e interpretati da Enzo Vetrano e Stefano Randisi. I due protagonisti, affiancati in scena da Giovanni Moschella, saranno interpreti e registi di una nuova produzione ERT e Arca Azzurra Teatro, Riccardo3 di Francesco Niccolini. Un inedito Riccardo III che vive e tenta di capire il presente, alla ricerca delle origini del male e delle sue molteplici forme, in scena dal 13 al 18 novembre al Teatro delle Passioni.

Sempre con Arca Azzurra Teatro, ERT produce Per il tuo bene di Lorenzo Pisano (Premio Riccione – Pier Vittorio Tondelli 2017), in scena dall’8 al 20 gennaio nella stessa sala. È la storia di una famiglia, o meglio, dei tragicomici meccanismi familiari universalmente noti.

Dopo essersi confrontati nella scorsa stagione con la Commedia dell’Arte, gli attori di Arte e Salute, diretti da Nanni Garella, indagano ora William Shakespeare in A piacer vostro, in scena dal 4 al 19 maggio al Teatro delle Passioni.

Elena Bucci e Marco Sgrosso (Le Belle Bandiere) tornano a collaborare con ERT, dopo il successo di Prima della pensione ovvero Cospiratori di Thomas Bernhard, che produce, assieme al CTB Centro Teatrale Bresciano, L’anima buona del Sezuan di Bertolt Brecht in scena al Teatro Storchi dal 28 novembre al 2 dicembre.

Sarà Lisa Ferlazzo Natoli a firmare la regia di When the Rain Stops Falling dell’autore australiano Andrew Bovell, una produzione Emilia Romagna Teatro e Teatro di Roma. Lo spettacolo, in scena al Teatro Storchi dal 13 al 17 febbraio, racconta del tempo come sapere e dimenticanza, ma anche di come il tempo meteorologico influenzi magicamente le nostre vite e cambi la Storia, e di come la Storia stia già cambiando il presente sull’ombra del futuro. Il duo di performer e registi Dara Deflorian e Antonio Tagliarini, che il pubblico modenese ricorderà di aver visto la scorsa stagione ne Il cielo non è un fondale, torna a Modena con Quasi niente. Lo spettacolo, liberamente ispirato al film Il deserto rosso di Michelangelo Antonioni, sarà in scena al Teatro delle Passioni dal 27 novembre al 2 dicembre.

Il Teatro dell’Elfo ed ERT continuano il loro viaggio nell’allestimento della versione italiana di The Great Game: Afghanistan, lo spettacolo che ha debuttato al Tricycle Theater di Londra e che ha entusiasmato il pubblico britannico. Dopo Afghanistan: il grande gioco, debutta ora la seconda parte di questo spietato affresco dei nostri giorni, Afghanistan: enduring freedom, sempre diretto da Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani, sarà in scena al Teatro delle Passioni dal 4 al 16 dicembre.

Fra le attività produttive di ERT trova spazio anche la danza: Simona Bertozzi allestirà il 14 e 15 dicembre al Teatro Storchi il suo Joie de vivre. Lo spettacolo, una produzione ERT, Fondazione Teatro Comunale di Modena e Associazione Culturale Nexus, indaga, attraverso la ricerca coreografica, l’origine del vegetale nella profondità dei corpi, nelle infinite spazializzazioni dell’anatomia.

Chiudono la panoramica delle produzioni tre spettacoli internazionali, in scena al Teatro Storchi: Declan Donnellan, uno dei più grandi registi europei, Leone d’Oro alla carriera, dirige per la prima volta un cast di attori italiani in una co-produzione del Piccolo Teatro di Milano ed ERT, La tragedia del vendicatore in scena dal 17 al 20 gennaio. Prosegue il dialogo con la China National Peking Opera Company iniziato nel 2015 con Faust: sarà Marco Plini a firmare Turandot, prodotto dall’Opera di Pechino con ERT e Teatro Metastasio di Prato (in scena dal 23 al 27 gennaio). Giovani attori, danzatori e performer provenienti da diversi paesi europei saranno diretti da Falk Richter in I am Europe, per interrogarsi sui concetti di identità e comunità nell’Europa di oggi.

LE OSPITALITÀ

Non mancano grandi nomi e classici nella stagione a venire: Alessandro Gassmann dirige Daniele Russo, dal 18 al 21 ottobre al Teatro Storchi, in Fronte del porto dal romanzo di Budd Schulberg, diventato celebre per la sua versione cinematografica con Marlon Brando diretto da Elia Kazan. Emma Dante allestirà al Teatro delle Passioni dal 19 al 22 febbraio uno dei suoi ultimi spettacoli La scortecata, liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile. Dopo il successo di Copenaghen della scorsa stagione, il Teatro Storchi vede il ritorno di un grande protagonista del teatro italiano, Umberto Orsini, che si confronta con Il costruttore Solness di Henrik Ibsen, in scena dall’11 al 14 aprile. Sempre al Teatro Storchi, altri due testi fondamentali della letteratura teatrale: Il gabbiano di Anton Čechov, in scena dal 28 al 31 marzo nella rilettura di Marco Sciaccaluga e La guerra di Carlo Goldoni per la regia di Franco Però dal 4 al 7 aprile.

Ancora una volta, tradizione e contemporaneità si intrecciano per dare vita a un cartellone che volge lo sguardo anche verso le compagnie del territorio regionale, fra eccellenze e realtà più giovani. È questo il caso di Vincenzo Picone che allestisce al Teatro delle Passioni dal 28 al 30 marzo Littoral del libanese Wajdi Mouawad, prodotto dal Teatro Due di Parma. Il testo è una profonda riflessione sul rapporto padri – figli, tradizione e innovazione, passato e futuro: che mondo ci hanno consegnato i nostri padri? Quali sono le nostre responsabilità rispetto al domani?

Particolare sensibilità mostra ERT nei confronti delle compagnie già affermate del territorio: Laminarie propone dal 29 al 30 gennaio al Teatro delle Passioni Dentro le cose, di e con Febo Del Zozzo. Il lavoro prosegue la ricerca artistica iniziata con le precedenti produzioni dedicate a Pollock, Šalamov e Brancusi. Teatri di Vita  porta in scena al Teatro delle Passioni dal 20 al 21 marzo Is,Is Oil liberamente ispirato a Petrolio di Pier Paolo Pasolini.

Dopo L’amica geniale ospite dell’edizione 2017 di VIE Festival, Fanny&Alexander torna sul palco del Teatro delle Passioni dal 15 al 17 marzo con Storia di un’amicizia, interpretato da Chiara Lagani e Fiorenza Menni dirette da Luigi De Angelis. Il progetto è tratto dalla tetralogia di Elena Ferrante.

La compagnia ravennate Teatro delle Albe prosegue la sua ricerca rivolta agli aspetti musicali della lingua teatrale: alle Passioni dal 2 al 3 aprile, la lingua poetica di Giovanni Testori si fa canto in MACBETTO o la chimica della materia. Inoltre Chiara Guidi della Societas il 26 gennaio sarà in scena al Teatro delle Passioni con Fiabe giapponesi, che vede i bambini partecipare in prima persona: alcuni sono invitati con lei in scena a eseguire un preciso lavoro, altri, seduti in platea, vengono sollecitati a un dialogo che intercala i racconti.

Il 12 e il 13 gennaio al Teatro Storchi sarà la volta del nuovo monologo di Alessandro Bergonzoni, Trascendi e Sali, mentre dal 5 al 6 febbraio Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni (Archivio Zeta) saranno protagonisti al Teatro delle Passioni di Vizio di Forma, uno spettacolo liberamente ispirato all’opera di Primo Levi.
Il 31 dicembre 2018 e il 1 gennaio 2019, Capodanno al Teatro Storchi con The Gag Fathers di Yllana, storica compagnia spagnola di teatro fisico che si è affermata sulla scena internazionale per la sua creatività. Comici, clown, mimi, rumoristi e poeti sviluppano in scena un’energia esplosiva e un umorismo sempre caustico, mai scontato.

 

Il Teatro delle Passioni sarà invece la cornice che ospiterà dal 12 al 17 febbraio BELVE una farsa di Armando Pirozzi, premio Ubu 2017 per il miglior nuovo testo italiano: Massimiliano Civica, Premio Ubu alla miglior regia – 2017, dirige uno spettacolo che sottolinea come il genere della farsa nasconda sempre il tema della lotta per il potere e per il possesso del denaro.

Incentrata su tematiche femminili è la trilogia della compagnia Mitipretese (in scena le attrici Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Sandra Toffolatti e Liliana Massari): al Teatro delle Passioni il 9 e il 10 aprile Festa di famiglia, spettacolo che indaga le dinamiche violente all’interno del nucleo familiare. L’11 e il 12 aprile è la volta di Le troiane / Frammenti di tragedia: attingendo da grandi poeti come Euripide, Omero, Seneca e Ovidio, si racconta del ruolo della donna in tempi di guerra; la trilogia si conclude il 13 e il 14 aprile con Roma ore 11, lo spettacolo che nasce dal testo di Elio Petri per parlare della condizione femminile nel mondo del lavoro.

Chiude la stagione del Teatro delle Passioni il 30 e 31 maggio il nuovo spettacolo di Motus, Maybe I should just take a walk (with no destination): dopo Panorama,ancora un ritratto plurale e visionario di Sam Shepard, a conclusione del viaggio di Motus fra le contraddizioni dell’”American dream”.

 

 

 

 

Informazioni

Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15 – Modena
Teatro delle Passioni, Viale Carlo Sigonio 382 – Modena

biglietteria 059 2136021 fax 059 211426

biglietteria@emiliaromagnateatro.com
modena.emiliaromagnateatro.com

Orari biglietteria: martedì ore 10-14 e 16.30-19 – da mercoledì a venerdì ore 10-14 – sabato ore 10-13 e 16.30-19

Biglietteria telefonica – tel. 059 2136021

Vendita online abbonamenti e card: modena.emiliaromagnateatro.com

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