Teatro Comunale Pavarotti: al via “Modena Danza ” il 18 gennaio con il “Bach Project” di Aterballetto

In Teatro

Prende il via la rassegna Modena Danza 2019 improntata come di consueto sulla varietà e sulla novità di proposte, generi e stili, che provengono da un ampio panorama internazionale. Venerdì 18 gennaio alle ore 20.30 Aterballetto porta in scena Bach Project.

Aterballetto presenta un nuovo spettacolo che affianca un brano di repertorio di Kylián, fra i maggiori coreografi contemporanei, a una nuova creazione del giovane talento Diego Tortelli.In Sarabande, di Kylián, la musica di Bach, mediata attraverso la destrutturalizzazione sonora di Dick Schuttel, diventa un’ispirazione sovraumana. Il termine ‘sarabanda’ rappresenta un percorso che va dalle origini di triviale danza popolare alla perfezione assoluta della partitura della Seconda Partita in re minore. La coreografia è una riflessione materiale e spirituale sulla natura dell’uomo che trae stimolo da fonti diversissime, come la Genesi biblica e il rituale giapponese della cerimonia del tè.Domus Aurea è la casa perfetta, un’utopia che Tortelli costruisce attraverso emozionanti disegni coreografici, le geometrie disegnate dai neon dell’artista visivo Massimo Uberti e, soprattutto, il geniale contrappunto bachiano, qui rivisitato da Colombo Taccani per l’esecuzione live di Sentieri Selvaggi, storico ensemble italiano di fama internazionale.

Sarabande

Coreografia Jiří Kylián
Musica Johann Sebastian Bach
Partita n. 2 in Re minore Sarabande BWV 1004
Sound scape implementation Dick Schuttel
Costumi Joke Visser
Scenografia Jiří Kylián
Progettazione luci Jiří Kylián (concept)
Joop Caboort (realizzazione)
Supervisione tecnica luci/set Kees Tjebbes
Assistenti alla coreografia Patrick Delcroix, Urtzi Aranburu

Domus Aurea

Coreografia Diego Tortelli
Musiche Johann Sebastian Bach, Suite Francesi
trascritte da Colombo Taccani
Eseguite dal vivo da Ensemble Sentieri selvaggi
Mirco Ghirardini clarinetto
Paola Fre flauto
Andrea Dulbecco vibrafono
Piercarlo Sacco violino
Aya Shimura violoncello

Scene Massimo Uberti
Costumi Diego Tortelli
Realizzati da Francesca Messori, Nuvia Valestri
Luci Carlo Cerri

Produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
Coproduzione Torinodanza Festival / Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, MITO SettembreMusica
Les Halles de Schaerbeek – Bruxelles, Fondazione per la Cultura Torino, Fondazione I Pomeriggi Musicali
e MILANoLTRE Festival. In collaborazione con Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Regio di Parma, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Fondazione Ravenna Manifestazioni
Con il patrocinio della Città di Carpi

Durata dello spettacolo: 80 minuti, compreso un intervallo

 

Il programma di Modena Danza prosegue e per gli amanti del balletto classico, il cartellone propone un grande titolo del repertorio russo come Don Chisciotte (26 febbraio) danzato dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo, città di provenienza della coreografia originale che Petipa firmò nel 1859.

Venerdì 22 marzo sarà la volta di un altro notissimo titolo di repertorio, Giselle, questa volta presentato però in una versione completamente rivisitata in chiave moderna da Dada Masilo, danzatrice e coreografa sudafricana fra le più interessanti nell’ambito della danza contemporanea. Lo spettacolo è nato su commissione di alcuni fra i più importanti teatri nel mondo della danza, quali il Joyce Theater di New Work, la Biennale de la danse de Lyon e il Sadler’s Wells di Londra. Il balletto, che andrà in scena al Teatro Storchi, viene presentato a Modena dal Teatro Comunale in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione (con una seconda replica il 23 alle ore 20). Si ricorda anche che da Giselle deriva il soggetto de Le Villi, l’opera-ballo di Giacomo Puccini che il Teatro Comunale ha programmato nella propria stagione lirica il 23 e 25 novembre 2018.

Di origine israeliana è anche Sharon Eyal, una delle più sorprendenti e inventive coreografe del giorno d’oggi che insieme a Gai Behar e alla loro L-E-V Company presenteranno martedì 26 marzo Love Chapter 2, un brano nato in coproduzione con istituzioni quali il Sadler’s Wells di Londra e Julidans di Amsterdam.

Il 12 aprile si vedrà l’Ensemble Batsheva, compagnia israeliana fra le più note del panorama contemporaneo, impegnata in Sadeh21. Il titolo, in prima italiana, è una coreografia del 2011 che ha entusiasmato il pubblico di tutto il mondo per l’uso emozionante e le prodezze fisiche del linguaggio del movimento Gaga, la rivoluzionaria filosofia ideata dal coreografo Ohad Naharin.

Il Teatro Comunale ospiterà Svetlana Zakharova, una delle più grandi ballerine al mondo, insieme ai Solisti del Bolshoi di Mosca. A Modena i danzatori prepareranno la produzione di un nuovo spettacolo con coreografie di Yuri Possokhov e Mauro Bigonzetti, un evento di assoluto prestigio internazionale che debutterà in prima assoluta il 5 maggio 2019.

Il Béjart Ballet Lausanne, una delle più prestigiose compagnie nel contesto della danza classico contemporanea, poterà a Modena due diversi titoli in un’unica serata (23 maggio): Syncope, di Gil Roman, il coreografo che Maurice Béjart scelse come suo successore alla direzione della compagnia, e Brel et Barbara, un brano che Béjart dedicò alla canzone francese attraverso l’affettuoso ritratto di due dei suoi protagonisti.

Nell’ambito del teatro danza, il 9 maggio si vedrà uno spettacolo creato da Mario Martone nel 1982 dal titolo Tango Glaciale riproposto oggi in una nuova riedizione per il progetto di ricostruzione delle coreografie italiane più importanti degli Anni Ottanta/Novanta (RIC.CI) ideato e diretto da Marinella Guatterini. Il brano è infatti espressione della fortunata stagione di Falso Movimento, il collettivo di artisti napoletani che in quegli anni cambiò il corso della sperimentazione teatrale italiana.

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