Vecchi-Tonelli: MusiMondi si conclude nella sede di Carpi il 13 giugno

In Musica

La rassegna MusiMondiIncontri sonori tra culture differenti organizzato dall’Istituto Musicale “Vecchi-Tonelli” in collaborazione con diversi partner, rappresenta un variegato universo di culture musicali, le cui identità stanno ormai sempre più spesso confrontandosi nel gioco degli spostamenti reali (migrazioni economiche, popoli in fuga) e di quelli virtuali (l’in-formazione a trecentosessanta gradi del web).

MusiMondi gira la terra in lungo e in largo, ma parte da Modena, con le sue tradizioni vocali e strumentali e i suoi gruppi consolidati, per dimostrare che c’è poi ben poca differenza tra una gironda dell’Appennino emiliano e un bordone di Sitar indiano, tra l’inflessione vocale di certi canti della tradizione corale locale e del repertorio danubiano-balcanico.

Trentasei concerti, performance, laboratori, conferenze, territorialmente distribuiti tra Modena e Carpi e dislocati in luoghi strategici delle due città, che esplorano sia il mondo della musica tradizionale folklorica, sia quello, più complesso e variegato, delle elaborazioni colte di musiche popolari e degli influssi che, in modo più o meno avvertibile, sono presenti nella musica europea dei secoli scorsi, fino alle “sperimentazioni col mondo” di molti compositori contemporanei.

 

CARPI • AUDITORIUM “LORIA” MARTEDÌ 13 GIUGNO ORE 21

 Villa Lobos Esecuzione integrale delle opere per chitarra sola

 A cura degli allievi delle classi di chitarra dell’ISSM “Vecchi-Tonelli” di Modena-Carpi Francesco Bindo • Simone Borghesi • Paola Brani • Alice Davolio • Danilo Delli Carri • Luca Esposito • Teo Fornasier • Marco Giudice • Matteo Magnani Dario Malucelli • Dario Marsigliante • Ivana Nikolin • Luca Pedretti • Daniele Piroddi • Sarah Scandurra, chitarre Musiche di Heitor Villa-Lobos Figura dominante nel panorama della musica classica sudamericana del XX secolo, Heitor Villa-Lobos (Rio de Janeiro, 1887-1959) compose oltre 2000 opere orchestrali, cameristiche e strumentali, tra le quali un signifi cativo numero di pezzi per chitarra, strumento che amava e suonava. La Suite Popolare Brasiliana, i Dodici Studi e i Cinque Preludi sono considerati tra le pagine chitarristiche più importanti del Novecento per qualità, originalità e innovazione del vocabolario tecnico-espressivo dello strumento. In esse, il compositore coniuga un linguaggio avanzato straordinariamente idiomatico con l’utilizzo di melodie e ritmi tipici della musica brasiliana india e popolaresca

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