Appuntamento a Castelvetro il 14 novembre con il Festival Passa la Parola e lo scrittore e poeta Franco Arminio

In Fuoricittà

La rassegna “Crescere lettori” per il Festival Passa la Parola prosegue con il poeta delle parole Franco Arminio, che giovedì 14 novembre alle ore 18 presso la Sala Consiliare del Comune di Castelvetro di Modena sarà presente con l’incontro “L’umanità degli animali e dei luoghi”, introduce l’editore Massimo De Nardo. Da “Il topo sognatore e altri animali di paese” a “L’infinito senza a farci caso”: attraverso la sua ultima raccolta di poesie, Franco Arminio  farà conoscere il suo mondo poetico e il peso delle parole, le sue metafore (prima fra tutte quella del poeta come animale allertato dal mondo), la rivelazione di una scintilla divina. L’incontro, aperto a tutti e rivolto in particolare a insegnanti della scuola primaria, secondaria di primo e di secondo grado, rientra nel programma di incontri di formazione gratuiti per i docenti “Crescere lettori” a cura di esperti, scrittori, illustratori, poeti, editori, per condividere il potere delle storie e la necessità di coltivare lettori. La partecipazione dei docenti all’evento rilascia crediti formativi tramite il portale MyMemo

“Io sono un poeta e quindi sono un animale. Come gli animali, il poeta è una creatura che sta sempre con le orecchie tese, sempre a spiare il pericolo… il poeta è l’animale che vive non vivendo, che ama non amando, che dorme non dormendo. Se Dio ha fatto il mondo e ha dato a ciascuno un compito: il mare fa il mare, il cane fa il cane, l’uomo fa l’uomo, nessuno sa cosa fa il poeta dentro al mondo. Non lo sa lui per primo e per questo scrive, per scoprirlo”.
Franco Arminio

Franco Arminio è poeta, scrittore e maestro elementare (nato a Bisaccia nel 1960). Autodefinitosi ‘paesologo’, ha raccontato i piccoli paesi d’Italia descrivendo con estrema realtà la situazione soprattutto del Mezzogiorno d’Italia. Animatore di battaglie civili, collabora con diverse testate locali e nazionali e ha realizzato anche vari documentari. E’ del 2003 Viaggio nel cratere in cui  racconta l’Irpinia di oggi e la zona del ‘cratere’, quella colpita dal grande terremoto del 1980, riuscendo a coniugare uno stile narrativo straordinario all’impegno civile e all’indagine psicologica. Negli ultimi anni ha pubblicato molti libri, con notevole successo di critica e crescente apprezzamento dei lettori. Tra gli ultimi: Vento forte tra Lacedonia e Candela (2008, Premio Stephen Dedalus per la sezione Altre scritture), Nevica e ho le prove. Cronache dal paese della cicuta (2009), Cartoline dai morti (2010), Terracarne (2011), Geografia commossa dell’Italia interna (2013).Ha pubblicato numerose raccolte di versi, tra cui Le vacche erano vacche e gli uomini farfalle (2011), Stato in luogo (2012), Cedi la strada agli alberi. Poesie d’amore e di terra (2017, premio Brancati 2018) e Resteranno i canti (2018). Ha appena pubblicato, per l’editore Bompiani, L’infinito senza farci caso, Poesie d’amore. Nel 2014 ha pubblicato per l’editore per ragazzi Rrose Sélavy il titolo “Il topo sognatore a altri animali di paese”. Roberto Saviano lo ha definito uno dei poeti più importanti di questo paese.

 La nona edizione del Festival è promossa da Libreria Castello di Carta e Csi Modena e vede il coinvolgimento e il contributo dei comuni di Modena, Castelnuovo Rangone, Castelfranco Emilia, Castelvetro di Modena, Savignano sul Panaro, Spilamberto e Vignola e delle biblioteche dei vari territori. In collaborazione con le biblioteche comunali.

La partecipazione è gratuita, libera e aperta a tutti.

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