Il 30 aprile “Le Cardinal Jazz Nights” celebra la giornata internazionale del jazz con la ERJ Orchestra. Possibilità di cena a tema

In Musica

E’ un “menù musicale” di alto livello quello che viene servito  fino al 17 maggio all’hotel ristorante Le Cardinal di Bastiglia (MO), che ospita la rassegna “Le Cardinal Jazz Nights“. Il progetto, curato dall’instancabile Associazione Amici del Jazz, ha come traccia musicale un mix tra il jazz più Black e la fusion, e come location la sala dove una volta c’era la discoteca: qui il pubblico a partire dalle 19.30 può scegliere se cenare o soreseggiare un drink mentre assiste ai concerti (che cominciano alle 21.30). Ogni appuntamento, infatti, è accompagnato dalle cene dell’executive chef del ristorante che realizza per ogni serata un menù unico, interpretando i piatti della cucina tradizionale emiliana.

Si prosegue martedì 30 aprile con un omaggio all’International Jazz Day, in collaborazione con l’UNESCO e la Regione Emilia-Romagna e l’esibizione della ERJ Orchestra (Emilia Romagna Jazz Orchestra): qui il pubblico a partire dalle 19.30 può scegliere se cenare o soreseggiare un drink mentre assiste al concerti (che comincia alle 21.30). L’appuntamento, infatti, è accompagnato dalla cena dell’executive chef del ristorante che realizza un menù unico, interpretando i piatti della cucina tradizionale emiliana.

La ERJ Orchestra, composta da 17 elementi, è formata da noti musicisti professionisti jazz dell’Emilia Romagna e integrata con alcuni dei migliori giovani talenti e studenti della regione. Lo scopo comune è quello di ricreare un’orchestra Jazz in grado di riproporre grandi brani della tradizione jazzistica ma anche dare spazio a un vero e proprio laboratorio di arrangiamento di pezzi originali dei componenti di questa Big Band. Il repertorio comprende molta musica scritta e arrangiata appositamente per questo ensemble ma anche tantissimi brani provenienti dalle grandi orchestre di Duke Ellington, Count Basie, Thad Jones, Slide Hampton, Gordon Goodwin.
Il progetto ERJ Orchestra viene sostenuto  anche grazie al contributo della Regione Emilia Romagna con “Legge Musica L.R. 2/18, art. 8” che agevola il coinvolgimento di un elevato numero di musicisti regionali e raccoglie la partecipazione di artisti di rilievo e notorietà internazionale. Nella formazione, solo per citarne alcuni: Stefano Paolini (batteria), Barend Middelhoff, Marco Ferri, Piero Odorici, Michele Vignali (sassofoni), Francesco Angiuli, Stefano Senni (contrabbasso) Davide Ghidoni, Franco Capiluppi, Diego Frabetti (trombe) Nico Menci, Emiliano Pintori (pianoforte).

Info e prenotazioni: tel. 059.815460, info@lecardinal.it  15 € ingresso + drink; 30 € ingresso + cena

Venerdì 10 maggio è la volta del Roberto Gatto Quartet. Gatto è uno dei pochi musicisti italiani che non ha bisogno di molte presentazioni: “batterista” di jazz per antonomasia, con un trascorso che lo ha visto ambasciatore del jazz italiano nel mondo sin dai suoi esordi; anche quest’anno si è aggiudicato il titolo di miglior batterista secondo il mensile Jazz it. Gatto ritorna alla dimensione prettamente acustica grazie all’ausilio di tre compagni di palco che rappresentano una parte del meglio del panorama jazzistico italiano attuale: Alessandro Lanzoni al pianoforte, Matteo Bortone e Alessandro Presti alla tromba.

La rassegna si chiude venerdì 17 maggio con la Black Art Jazz Collective e i suoi sei musicisti. Negli Stati Uniti c’è stato chi è rimasto perplesso dal nome scelto da questo supergruppo, in quanto il jazz non andrebbe considerato secondo categorie etniche, mentre sia le note di copertina sia la citazione di Langston Hughes rimarcano l’orgoglio nero. Va detto, però, che non c’è musica che possa fregiarsi a buon diritto di blackness più di quella proposta da questo gruppo: cioè lo hard bop, corrente nella quale la presenza di “caucasici” e asiatici è stata scarsa e comunque ininfluente.

Info e prenotazioni: tel. 059.815460, info@lecardinal.it  15 € ingresso + drink; 30 € ingresso

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