Dal 28 al 31 marzo al Teatro Storchi va in scena Il gabbiano di Ceckov nella versione del 1895 con Elisabetta Pozzi e la regia di Marco Sciaccaluga

Dal 28 al 31 marzo al Teatro Storchi è in cartellone Il gabbiano, per la prima volta in Italia rappresentato nella versione del 1895, quella precedente alla censura zarista, la cui traduzione è curata da Danilo Macrì.

Primo dei quattro capolavori che Čechov scrisse per il palcoscenico, Il gabbiano è un dramma delle illusioni perdute: nelle angosce, nei turbamenti, nelle sconfitte dei suoi protagonisti, c’è tutta la complessità dell’uomo moderno. I personaggi della giovane Nina, del tormentato Konstantin, di sua madre Irina Arkadina, celebre attrice, e del suo amante, lo scrittore Trigorin, sono stati portati sui palcoscenici di tutto il mondo dai maggiori attori di teatro e messi in scena dai più celebri registi.Il titolo dell’opera viene da un accostamento simbolico: come l’ignara felicità di un gabbiano, in volo sulle acque di un lago, viene stroncata dall’oziosa indifferenza di un cacciatore, così accade alla sorte di Nina. “Il genio di Čechov – commenta il regista Marco Sciaccaluga –  si vede nella feroce denuncia del nostro nulla, coniugata in una continua altalena di ridicolo e patetico”

Repliche
Dal 28/03/2019  al 29/03/2019 h 21:00
Il 30/03/2019 h 20:00
Il 31/03/2019 h 15:30

Durata: 2 ore e 30 minuti più intervallo

Dati artistici
di Anton Cechov
versione italiana Danilo Macrì
con Roberto Alinghieri, Alice Arcuri, Elsa Bossi, Eva Cambiale, Andrea Nicolini, Elisabetta Pozzi, Stefano Santospago, Roberto Serpi, Francesco Sferrazza Papa, Kabir Tavani, Federico Vanni
regia Marco Sciaccaluga
scene e costumi Catherine Rankl
musiche Andrea Nicolini
luci Marco D’Andrea
produzione Teatro Nazionale di Genova

foto Maritati