Il 22 novembre allo Storchi con “Intrecci” il Festival della Fiaba incrocia la programmazione di Ert

A partire dalla stagione in corso, alla programmazione dei teatri ERT a Modena si affianca “Intrecci” serate di promozione non convenzionale, a cura di Nicoletta Giberti, direttrice artistica e organizzativa del Festival della Fiaba pensato per un pubblico adulto.

Secondo e ultimo appuntamento giovedì 22 novembre alle ore 21 al Teatro Storchi: in occasione de L’anima buona del Sezuan, in scena dal 28 novembre al 2 dicembre, verranno narrati frammenti dalle fiabe Pelle d’Orso, Cenerentola, Fiaba del Re Oddur e Vassilissa per rintracciare alcuni archetipi e tematiche (fra cui La Promessa, Una persona giusta in un mondo ingiusto, Il Camuffamento e la dualità fra Bene e Male) che ritroveremo ne L’anima Buona del Sezuan, lo spettacolo di Elena Bucci e Marco Sgrosso tratto dal testo di Bertolt Brecht. «La semplicità del testo di Brecht – conclude Nicoletta Giberti – in un’esplicita parabola evoca l’elementare separazione tra il male, sin troppo diffuso e presente in tanti di noi, ed il bene, frutto sereno per pochi. Il testo consente allo spettatore di distinguere immediatamente le due contrapposte posizioni e quindi di sentirsi coinvolgere emotivamente nei comportamenti umani che si susseguono sulla scena. La protagonista mostra quanto sia difficile vivere, per chi ha troppe nobili intenzioni e quanto sia ingannevole la speranza centrata nei dieci biblici comandamenti. Agli Dei resta sempre una via d’uscita: poco prima che cali il sipario, potranno tornarsene lassù, nella loro beata irrealtà. Brecht vedeva il teatro come un mezzo per attivare le menti, lo stesso è per la fiaba che proprio per questo suo potere, è stata censurata, edulcorata e relegata nelle bocche di anziane innocue nonnine, circondate solo da bambini».

Gli appuntamenti avranno luogo all’interno delle due sale teatrali.

 

Nicoletta Giberti

Attrice, regista e performer, da più di 13 anni indaga il tema “fiaba” con particolare attenzione all’aspetto antropologico e sociale che nel tempo questo genere ha avuto, ispirandosi a Marie Louise von Franz, psicologa allieva di Jung che le ha utilizzate per lungo tempo nelle sue terapie. La narrazione archetipica delle fiabe come canale in cui la voce diventa il tramite necessario e preziosissimo, il recupero di un’oralità perduta e l’incanto sono solo alcuni dei punti fondamentali della sua ricerca. Ha all’attivo diversi corsi di formazione sulla creazione di eventi site-specific e sulla narrazione. Ha studiato e lavorato tra gli altri con Enrique Vargas, Danio Manfredini, Sonia Abaunza Galvis, Stefano Vercelli e Chiara Guidi. Forte di questa competenza, è direttrice artistica e organizzativa del Festival internazionale della Fiaba, appuntamento giunto alla sua sesta edizione, la cui peculiarità è di rivolgersi a un pubblico di adulti. Sede permanente di tutte le attività del Festival è il circolo culturale Filatoio di Via De’ Bonomini a Modena, diretto sempre da Nicoletta: qui per tutto l’anno è possibile assistere a conferenze, spettacoli, mostre e concerti, gustare cibi genuini e tanto altro ancora.