In città numerose le mostre sul tema Arti

In Arte, Eventi

Sono davvero tantissime le mostre a tema Arti che si inaugurano in occasione del Festivalfilosofia. Qui di seguito trovate un elenco mentre nella sezione arte troverete numerosi approfondimenti

 

MODENA

Architetto e designer, artista che ha lavorato sempre tra i mondi della progettazione e della pratica, Cesare Leonardi e il suo lavoro sono al centro di “L’architettura della vita”, la prima importante retrospettiva dedicata alla sua opera, che presenta al pubblico il patrimonio di opere e documenti custodito nella sua casa-studio, oggi sede dell’Archivio, e racconta l’avventura straordinaria di una vita dedicata al progetto (Modena, Palazzo Santa Margherita – Galleria Civica, Palazzina dei Giardini, curatori: Andrea Cavani e Giulio Orsini, produzione: Galleria Civica di Modena, in collaborazione con: Archivio Architetto Cesare Leonardi).

In un’opera di teatro e performance, una sequenza di suoni e immagini ispirata al lavoro teorico e progettuale di Cesare Leonardi ripercorre le esperienze di trattamento e generazione sonora, dando spazio a dinamiche di variazione, alterazione e ripetizione: “Reticolo sonoro”, venerdì 15 settembre alle ore 22.30 a Modena nel Chiostro di Palazzo Santa Margherita (produzione: Galleria Civica di Modena, Archivio Architetto Cesare Leonardi).

Connessa all’opera di Leonardi e in particolare al suo “Architettura degli alberi” è l’omonima mostra che, tra botanica e rappresentazione, campioni naturalistici e disegni, ricostruisce il meticoloso desiderio di comprendere la struttura degli alberi (Modena, Giardini Ducali – Orto Botanico, a cura di: Archivio Architetto Cesare Leonardi, in collaborazione con: Orto Botanico e Galleria Civica di Modena).

Le forme grafiche sono il tema della mostra curata dalla Biblioteca Poletti, con un protagonista d’eccellenza: “Maurizio Osti. Artista di caratteri, anche” (Modena, Palazzo dei Musei, curatrice: Carla Barbieri). L’esibizione è la prima a presentare il lavoro dell’artista nella sua altra identità di grafico, come anche nel libro d’artista Illumination di Arthur Rimbaud, interpretato graficamente da Osti nel 2003.

Delle caratteristiche iconografiche e tecniche della scrittura si occupa la mostra “Scrittura. Un carattere permanente” (Modena, Archivio Storico Comunale, curatrice: Franca Baldelli, produzione: Archivio Storico Comunale), cui fa da complemento un laboratorio sulle forme della scrittura a mano: “A scuola di italico” (Modena, Palazzo dei Musei – Archivio Storico, sabato 16 e domenica 17 settembre ore 19–21, a cura di SMED e Bunker).

La Biblioteca Delfini offre un ricco programma dedicato alle forme artistiche del libro e alla scrittura, da quella favolistica dei grandi autori classici alla narrativa contemporanea della graphic novel. Si parte con la mostra “Graziella Navaretti Bartolini. Giovanna Frova. Favolose storie classiche. Calcografie e calligrafie”, che ci porterà nel mondo di Fedro ed Esopo, attraverso grandi incisioni calcografiche e testi in calligrafia. Le due artiste cureranno il laboratorio di disegno e scrittura calligrafica “Favole tra disegni e parole” per bambini da 5 a 8 anni (Modena, Palazzo Santa Margherita – Biblioteca Delfini, sabato 16 settembre ore 17.30 e 18.15). A corredo della mostra, inoltre, Cristina Carbone interpreterà le letture animate di “Volpi, cornacchie e altri animali” (Modena, Palazzo Santa Margherita – Biblioteca Delfini, sabato 16 settembre e domenica 17 settembre ore 16.30). Non mancherà anche un live painting musicato: Marino Neri disegnerà delle tavole con l’accompagnamento della musica di Johnny Paguro, che darà corpo sonoro a una narrazione per immagini: “Romanzo con figure” (Modena, Palazzo Santa Margherita – Chiostro, sabato 16 settembre ore 21).

Le arti applicate costituiscono il filo conduttore della mostra e dei laboratori organizzati nei Musei Civici presso il Palazzo dei Musei di Modena“Rose di pietra e di seta. Un percorso tra artigianato e arte”, a cura del Museo Civico d’Arte, è l’esposizione che rintraccia il motivo decorativo della rosa attraverso secoli di storia dell’arte e dell’artigianato. In collegamento con la mostra, il Museo propone un’avventurosa caccia al dettaglio tra le collezioni, con “Occhio alla rosa! Caccia al particolare nelle raccolte del Museo” (Modena, Palazzo dei Musei, Musei Civici – Museo Lapidario Romano, a cura di: Museo Civico d’Arte). All’interno dei Musei Civici, il laboratorio Dida consentirà ai bambini e alle famiglie di creare un motivo floreale con la tecnica dello sbalzo su rame in “Sbalzi di creatività. Viaggio tra le decorazioni floreali” (sabato 16 settembre ore 15–19, domenica 17 settembre ore 10–19), mentre un viaggio nell’immaginario ispirato dall’universo vegetale sarà animato dal cantastorie Marco Bertarini in “Parole verdi e fiorite” (Modena, Palazzo dei Musei, venerdì 15 settembre ore 21, a cura di: Dida – laboratorio didattico).

Nella mostra di Flavio Pellegrini “Tra vista e tatto” opuscoli e libri saranno esposti per mostrare come l’incisione sia una tecnica “seriale”, perché consente realizzazioni multiple, ma ancora capace di restituire la meraviglia del “pezzo unico” (Modena, Galleria d’Arte La Darsena, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 17, curatori: Angela Balestri e Siro Leonelli).
All’unicità di un soggetto riprodotto all’infinito è dedicato il lavoro di Arrigo Monzani, di cui la mostra “Soggetto unico” propone allo spettatore circa 40 opere inedite (Modena, GATE26A, inaugurazione: sabato 16 settembre ore 18).
Per completare il quadro, uno spazio importante si riserva alle macchine. L’esposizione “La bottega della prospettiva. Un percorso nella Perspectiva Artificialis” ci porta in un’epoca, quella tra XVI e XVII secolo, nella quale l’operare di artigiani, ingegneri, scienziati e artisti risultava pressoché indistinguibile, in particolare grazie alle macchine matematiche connesse alla prospettiva, presentate in repliche degli originali di alta fattura artigianale (Modena, Laboratorio delle Macchine Matematiche, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, curatori: Michela Maschietto, Marco Turrini).
Le macchine, però, non sarebbero nulla senza la sapienza tecnica del costruttore. La collettiva di Clerici, Manfredda, Turuani, “Fare e disfare. L’umana epopea delle trame” presenta 10 opere bi e tridimensionali, scultoree, installative e pittoriche, tutte dedicate al gesto arcaico dell’intrecciare (Modena, Galleria ArteSì, inaugurazione sabato 16 settembre ore 18 alla presenza delle artiste e della curatrice Cristina Muccioli).

Eleonora Mazza in “Vite di plastica” presenta tele dedicate a corpi-bambola, ultra-corpi dinamici e di plastica, senza grasso, pronti all’uso: corpi iper-artificiali in cerca di riscatto (Modena, Artekyp OpenStudio, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 18 alla presenza dell’artista e dei curatori: Francesca Baboni e Stefano Taddei).
Dagli oggetti di plastica a quelli di metallo, è nuovamente l’antropomorfismo di ciò che ci circonda a costituire il tema della riflessione artistica nella mostra: “Laura Tarugi. Oggetti animati. La danza dei lampioni” (Modena, Studio Torti 10, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 18 alla presenza dell’artista). Un racconto fotografico e un’installazione audiovisiva colgono la danza delle file di lampioni, di cui viene riprodotta l’erranza umana tra i riverberi della luce, mentre sculture di reti metalliche ne ripropongono in mostra la filiforme consistenza.
Ad un “prima dell’opera” è dedicata anche la mostra collettiva di Arthur Duff, Paolo Ventura, Alberto Gianfreda, Luca Zamoc, “Ibridazioni. Variazioni tra le tecniche”, attraverso un percorso comune di ibridazione delle tecniche, dalla scultura all’installazione, dalla pittura alla fotografia (Modena, Galleria Antonio Verolino, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 18 con gli artisti, curatori: Luca Panaro e Paola Formenti Tavazzani).

Gli scarti dei processi produttivi possono divenire materiale d’intervento artistico: è il senso di “SCART. Il lato bello e utile del rifiuto” (Modena, Complesso culturale San Paolo, curatore: Maurizio Giani, produzione: Gruppo Hera). Opere realizzate dagli studenti delle Accademie di Belle Arti di Firenze e Bologna compongono “un eterogeneo bestiario di divertita, in alcuni casi scanzonata intonazione dada-surrealista” (Claudio Spadoni). Oltre al Complesso San Paolo di Modena, sede principale di mostra, alcune opere saranno esposte presso il Caffè Concerto.
Alla ricerca delle radici comuni tra le tecniche e le arti, l’idea che si concretizza nella mostra collettiva di Giovanardi, Lagrotteria, Massironi, Saltini, Sarrecchia, “Fucina InSide. Libere sinergie tra pittura e ceramica” è quella di aprire le porte di una fucina artistica che possa accogliere produzioni molteplici. Cinque artisti si confronteranno nello spazio di via Montevecchio, presentando ognuno un’opera da appoggio e un’opera a parete, mescolando pittura e scultura, raccontandosi dunque attraverso le loro voci e sperimentazioni artistiche (Modena, Rana Rossa 3.0, inaugurazione venerdì 15 settembre ore 19.00 alla presenza degli artisti, curatrice: Alessandra Redaelli). Venerdì 15 e sabato 16 si assisterà alla lavorazione della ceramica negli spazi del laboratorio.
Espressione del talento e formazione tecnica sono gli ingredienti del “Master of Photography” nel quale giovani artisti – valutati, spronati e supportati da tre giudici dalla composita e consolidata esperienza nel campo della fotografia: Oliviero Toscani, Darcy Padilla e Caroline Hunter – hanno seguito un percorso durante il quale – di genere in genere e di prova in prova – sono cresciuti nella loro vocazione. L’omonima mostra in collaborazione tra Sky Arte e Fondazione Fotografia Modena ne documenterà il lavoro (Modena, MATA, Manifattura Tabacchi).

In omaggio a un maestro di pensiero e compagno di viaggio del festival, una mostra fotografica ripercorrerà la presenza di Zygmunt Bauman in tante edizioni, per mostrarne il carisma e l’empatia con il suo pubblico e per documentare come – nell’intensa frequentazione intellettuale con questa terra – il grande filosofo ne sia stato virtualmente un cittadino (Modena, Palazzo Comunale).

A un’esperienza estetica di meraviglia, sempre in cerca della bellezza vissuta dagli altri, fino a costituire un vero e proprio teatro degli affetti è dedicata la mostra fotografica di Ernesto Tuliozi, “Sindrome di Stendhal” (Modena, Bottega Consorzio Creativo, inaugurazione: sabato 16 settembre ore 18 alla presenza dell’artista, a cura di: Consorzio Creativo).
Cristalli e polveri luminescenti, scintillii e bagliori in cui sembra condensarsi uno dei significati primari della bellezza sono procedimenti comuni alle artiste di “Luminescenze. Apparizioni dell’opera”, con lavori di Roberta Diazzi, Barbara Ghisi e Maria Cristina Neviani (Modena, Studio 33, curatrice Barbara Ghisi, inaugurazione venerdì 15 settembre ore 18 alla presenza delle artiste).
Le trasformazioni del design nell’epoca del capitalismo estetico e i meccanismi con cui oggetti d’uso comune vengono mutati in opere iconiche sono al centro della mostra fotografica di Federzoni, Gibertini, Malagoli, Mazzoli, Rapanà, “La seduzione degli oggetti” (Modena, Via Carteria 42, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 17.30 alla presenza degli artisti, curatore: Gianni Rossi, a cura di: Fotoclub Colibrì BFI di Modena).

Luogo del fare artistico, l’atelier è un mondo di produzione e di evocazione, una terra di confine tra il privato del fare e il pubblico dell’opera. Quattro artisti che hanno segnato le tendenze dell’arte contemporanea nei rispettivi campi apriranno i propri studi nelle giornate del festival per far entrare il pubblico nel loro opificio: Andrea Chiesi, Franco Guerzoni, Wainer Vaccari e Gianni Valbonesi condurranno i visitatori nel loro processo creativo, fuori da ogni metafora.
Primo grande progetto artistico in rete, anche “Atelier d’artista” di Franco Vaccari riflette sullo statuto del luogo di produzione, assumendo gli studi d’artista quasi come se fossero architetture spontanee. La mostra ripropone un’installazione video, realizzata per la prima volta nel 1996, cui decine e decine di artisti internazionali hanno contribuito con foto e video che li riprendono nei loro studi (Modena, Complesso Culturale San Paolo, produzione: festivalfilosofia).

Riflessioni fotografiche sul patrimonio del Sito Unesco di Modena sono quelle presentate in “Obiettivo Sito Unesco. Il Duomo, la Torre, la Piazza nella fotografia d’autore”, che presenta circa cinquanta foto di, tra gli altri, Ghirri, Fontana, Jodice, Vaccari, Basilico, Migliori, ripercorrendo le peculiarità del complesso monumentale (Modena, Musei del Duomo e Torre Ghirlandina, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 17, curatori: Stefano Bulgarelli, Francesca Fontana, a cura di: Musei del Duomo, Coordinamento Sito Unesco di Modena).
Ad perpetuam rei memoriam è il titolo dell’opera che Eron realizzerà durante i tre giorni del Festival per la facciata di Palazzo Santa Chiara in occasione dei 2.200 anni dalla fondazione (183 a.C.) di Mutina. Richiamando i monumenti restituiti dal sottosuolo della città romana, Eron sviluppa una riflessione profonda sulla storia dell’edificio, in parte distrutto dai bombardamenti del 18 aprile 1945. L’artista sarà al lavoro sabato 16 settembre alle ore 19 con introduzione di Pietro Rivasi e dj set Layka: “Eron per Mutina 2017. Wall painting” (Modena, Palazzo Santa Chiara, curatrici: Cristina Stefani, Cristiana Zanasi, a cura di: Musei Civici di Modena e Fondazione De Mitri).

 

 

CARPI

Claudia Marini, in “Passaggi di forme. Mosaici e collage in divenire” propone un’opera fatta di tessere inchiostrate e vecchi centrini a cui il pubblico può conferire nuovo assetto inedito e polifonico ricomponendone gli elementi (Carpi, Galleria Spazio Meme, inaugurazione: sabato 16 settembre ore 18.30 con l’artista, curatrici: Emanuela Fiorani, Francesca Pergreffi).

Corpi sottosopra sono viceversa il soggetto delle xilografie di Georg Baselitz, di cui vengono esposte più di quaranta opere, la maggior parte di grandi dimensioni, provenienti dal Cabinet d’Arts Graphiques dei Musei di Ginevra: “Sottosopra. XVIII Biennale di Xilografia” (inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 19, curatori: Enzo Di Martino, Manuela Rossi, produzione: Musei di Palazzo dei Pio, in collaborazione con: Cabinet d’Arts Graphiques di Ginevra).
I corpi femminili vestiti dalla griffe carpigiana Blumarine sono presentati in “Corpi”, una selezione di fotografie degli artisti che in 40 anni ne hanno seguito le campagne, accompagnate da una selezione dei capi iconici presenti in foto, collocati nello spazio in forma scultorea (Carpi, Musei di Palazzo dei Pio, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 19.30).

La persistenza nel lungo periodo di una tradizione di produzione tecnica e artigianato è al centro della mostra nell’Archivio Storico Comunale di Carpi, con statuti originali e documentazioni fotografiche: “Esercitar le arti. Carpi e il tempo lungo delle arti e dei mestieri” (inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 18.30 alla presenza delle curatrici: Natascia Arletti, Eleonora Zanasi, produzione: Archivio Storico Comunale).

Articolata in due sedi, la mostra di Adolfo Lugli, “Cambia Menti. Arte e industria: mutazioni della materia”, presenta nell’Auditorium San Rocco pale d’altare create con piani di scarto di pantografie industriali, mentre nel Cortile del palazzo della Pieve a Carpi sculture ed architetture di ascendenza costruttivista esaltano nella loro perfezione la potenza visionaria del nostro tempo e le sue pericolose e crescenti contraddizioni (inaugurazione: sabato 16 settembre ore 18.30, curatrice: Vittoria Coen, a cura di: Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia, con il sostegno di: Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, in collaborazione con: Comune di Carpi e Associazione culturale Il Portico).

A opere realizzate nel campo di internamento di Gusen e che hanno in seguito influito sulla progettazione del Museo Monumento al Deportato è dedicata la mostra di Ludovico Belgiojoso, “Ho potuto pensare una casa. Disegni dal lager” (Carpi, Museo Monumento al Deportato – Sala dei Nomi, Ex Sinagoga, inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 12 presso il Cortile delle Stele – Museo Monumento al Deportato, a cura di: Fondazione ex Campo Fossoli).

La persistenza nel lungo periodo di una tradizione di produzione tecnica e artigianato è al centro della mostra nell’Archivio Storico Comunale di Carpi, con statuti originali e documentazioni fotografiche: “Esercitar le arti. Carpi e il tempo lungo delle arti e dei mestieri” (inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 18.30 alla presenza delle curatrici: Natascia Arletti, Eleonora Zanasi, produzione: Archivio Storico Comunale).

 

 

SASSUOLO

 

Fattasi maestria, la grazia della mano contraddistingue le grandi tavole a tecnica mista che Giuliano della Casa espone allo spazio Paggeriarte di Sassuolo, dove il segno calligrafico delle parole e le cose si rincorrono come cifre di un alfabeto infinito: “Musica imperfetta” (inaugurazione: venerdì 15 settembre ore 19.30, produzione: comune di Sassuolo e festivalfilosofia). All’interno della mostra sarà visibile anche un video sul lavoro di artista di Della Casa realizzato da Mauro Piccinini all’interno del progetto “Hour Interview”.

Altrettanto partecipativo è l’allestimento che trasformerà la corte di Villa Giacobazzi in un’opera unica dove arte e vita si fondono e si confondono, grazie agli artefatti in maglia e uncinetto che rivestiranno gli alberi del parco: “Alberi all’uncinetto” (Sassuolo, Villa Giacobazzi, Parco Vistarino, venerdì 15 settembre ore 10–13;15–17, a cura di: Centro per le Famiglie, in collaborazione con: Creare Insieme). Gli stessi spazi della Villa e del Parco si animeranno di proposte di gioco centrate sulla manualità: “A più mani. Intrecci di materia e relazioni” (Sassuolo, Villa Giacobazzi, Parco Vistarino, sabato 16 settembre ore 09.30–12.30; 15–19, domenica 17 settembre ore 09.30–12.30; 15–19, a cura di: Servizi educativi per l’infanzia, Centro per le Famiglie, Centro di Educazione Alla Sostenibilità Pedecollinare).

Un’installazione di luce di Mario Nanni, “Contatto nel godimento delle delizie”, interpreta e commenta come in un intervento calligrafico il Cortile d’Onore, la Galleria di Bacco e la Peschiera del Palazzo Ducale di Sassuolo (Sassuolo, Palazzo Ducale, produzione: Gallerie Estensi).

 

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