Un bel dì saremo. MigrareNovecento (straniero sarai tu!) sabato 17 alla scuola “G. Marconi”

Il progetto di teatro partecipato di ERT “Un bel dì saremo” dà appuntamento nel cuore della Crocetta, uno dei quartieri da sempre più multiculturali di Modena: sabato 17 giugno alle ore 21 la Scuola Secondaria di Primo Grado Statale “G. Marconi” di Modena (Largo Pucci, 45/a) ospita l’atelier MigrareNovecento (… straniero sarai tu!).

In linea con le precedenti cene spettacolo, atelier, proiezioni e letture, gli attori del progetto Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia e Simone Tangolo, accompagnati dagli allievi della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro – laboratorio permanente per l’attore (corso “Fondamenti di pratiche attoriali”, approvato dalla Regione Emilia-Romagna e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo), danno vita a un vero e proprio momento di teatro partecipato, coinvolgendo ben 150 cittadini.
Dopo un prologo all’aperto, in quattro stanze – intitolate “Modena”, “Italia”, “Testimonianze”, “Racconti” e da percorrere liberamente, senza un ordine prefissato – gli spettatori potranno rivedere alcune vicende salienti della storia delle migrazioni nell’ultimo secolo. Si narrerà degli albori del Novecento, quando gli italiani sognavano l’America, così come degli anni del secondo dopoguerra, quando a Modena si scendeva dall’Appennino gelido o si arrivava dal profondo sud.  Si farà infine tappa anche sull’oggi, attraverso le testimonianze, messe a contrasto, tra chi vede giungere nuovi abitanti e chi arriva da emigrante.

Realizzato in collaborazione la stessa Scuola Secondaria di Primo Grado Statale “G.Marconi”, che da anni punta a promuovere un’offerta didattica ed educativa realmente inclusiva, l’atelier è un racconto condiviso con il pubblico di ERT, che segue attentamente gli eventi di “Un bel dì saremo”, e con le famiglie e i ragazzi del quartiere Crocetta su come sia cambiato il profilo dei migranti dall’inizio del Novecento a oggi, ma come allo stesso tempo siano rimasti invariati certi timori e certe speranze tra chi e su chi abbandona la propria terra. Un modo diretto, attraverso l’immediatezza del teatro, per abbattere le barriere culturali e superare i pregiudizi sia di chi emigra che di chi accoglie.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a:
unbeldi@emiliaromagnateatro.com , tel: 0592136011