Il 9 per l’Altro Suono arriva Giack l’opera rock di Federico Giacobazzi

In Musica

Va in scena martedì 9 maggio alle 21 per l’Altro Suono festival al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena Giack, l’opera rock firmata dal cantante e autore modenese Federico Giacobazzi, classe 1994, e presentata in prima assoluta. Sulle orme delle rock opera e dei concept album, dagli Who ai Pink Floyd, il Teatro Comunale in collaborazione con il Centro Musica del Comune di Modena (assessorato alle Politiche giovanili) realizza la seconda edizione di un progetto lanciato con successo la scorsa stagione e dedicato alla creatività giovanile. Giacobazzi mette in scena con la sua band una ‘storia in musica’ dedicata al tema dell’infanzia e articolata in forma semiscenica attraverso le canzoni di Childhood Dream, album uscito nel 2016. La direzione artistica dell’opera è a cura di Alex Class, musicista, docente e coordinatore del Centro Musica per i corsi di formazione. Fra i docenti anche Tommy Togni, musicista e autore di canzoni, che ha lavorato sui testi, e Tony Contartese che cura la regia e la messa in scena. Il gruppo musicale è formato, oltre che da Federico Giacobazzi alla voce, da Benedetta Bellesia a voce e pianoforte, Gabriele Sacchi alla batteria, Federico Salvarani al basso elettrico, Francesco Battilani e Marco Luppi alle chitarre e da Mario Nobile al violoncello e organetto. In scena anche la danzatrice Martina Monaco e l’Attore Lalo Cibelli. Luci di Andrea Ricci.

“È un’opera poeticamente rock – racconta Contartese – dove il protagonista, Giack, cerca la sua musica, il suo sound. Lo fa senza alibi, come un fanciullo guerriero in un mondo di falsi eroi. Il suo incipit è il dolore, la sua cura la musica, la sua meta l’arte. In mezzo nessun compromesso, solo il coraggio di gettare via le mille maschere che la vita gli impone. Ogni momento è nelle sue canzoni, nei dialoghi e nei monologhi scritti. Con lui la sua band, in un genere che potremmo definire folk-rock”. La storia è quella di Giack, un ragazzo con una passione fortissima per la musica, trasmessagli da una madre prematuramente scomparsa, e supportata da un padre che lo spinge a continuare a suonare. Il ragazzo cresce e assieme a lui cresce la sensazione che la musica e il mondo siano cambiati, e che nonostante ciò suonare e cantare rimangano per l’unica cosa che ha senso: una passione che lo eclissa dalla società, lo fa sentire inadeguato e fuori dal suo tempo, un’irrequietezza che lo allontana sempre più dai suoi affetti, fino a rimanere solo con la sua musica.

La vicenda rispecchia in parte la biografia dell’autore, che fin da piccolo dimostra un grande interesse per l’arte e all’età di 9 anni, dopo un grave lutto in famiglia, è incoraggiato dal padre allo studio della chitarra. Pochi anni dopo inizierà anche a studiare canto, e a interessarsi ad altri strumenti che impara a suonare da autodidatta tra cui pianoforte, armonica, ukulele, cajon e batteria. La prima esperienza di Federico Giacobazzi in una band risale al 2006, nel 2014 fonda i Peter Piper, nel dicembre 2015 decide di raccogliere le sue canzoni da solista nell’album Childhood Dream, che segue il tema dell’infanzia.

Mario Nobile, diplomato in violoncello al Conservatorio di Matera, ha studiato musica da camera e per orchestra presso la scuola “Ars Nova” di Palermo. Ha fatto parte dell’Orchestra Giovanile Italiana, e ha svolto attività professionale suonando con orchestre da camera, sinfoniche e liriche a Matera, Bari, Cosenza, Chieti, Bologna. Suona con il gruppo Pivari Trio e con il quartetto d’archi Astrolabio.

 

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